P.O.R. SARDEGNA FSE 2007-2013

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Asse V transnazionalità

e cooperazione

Programma “Ad Altiora” Linea 1: Persone svantaggiate – Area 1.c.2

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ATS

06/05/2011

Lezione pratica all'Anfiteatro Romano di Cagliari

 

Il gruppo si è recato presso l’Anfiteatro Romano di Cagliari, costruito tra il I e il II secolo d.C., sorge alle pendici del colle di Buon Cammino. Per la sua costruzione furono sfruttate le caratteristiche naturali dell'area, infatti l'arena e parte della cavea furono scavate nella roccia, mentre la monumentale facciata che si ergeva nel lato sud ed era alta circa 20 metri e la restante parte della cavea erano costruite in blocchi calcarei cavati nelle vicinanze.

Tutto il monumento era rivestito di materiali pregiati, come mostra la grande quantità di sottili lastrine di marmo rinvenute negli scavi ottocenteschi ad opera di Giovanni Spano. L'anfiteatro ospitava combattimenti tra animali, tra gladiatori e tra combattenti specializzati che venivano reclutati anche fuori dalla  Sardegna. In egual misura venivano eseguite le pene capitali davanti alla folla esultante. Poteva contenere 10.000 spettatori circa, quasi 1/3 degli abitanti della Carales romana, il cui posizionamento negli spalti dipendeva, come nel resto dell'impero, dalla classe sociale o in alcuni casi dai meriti o demeriti personali.

Gli spettacoli che vi si svolgevano erano vari: combattimenti gladiatorii, lotte tra belve o tra uomini e belve, esecuzioni di sentenze capitali. Lungo l'arena era scavato il corridoio dove trovavano posto le gabbie per gli animali, mentre al di sotto delle gradinate erano ricavati numerosi corridoi e ambienti di servizio.

Purtroppo nel corso dei secoli il monumento è stato soggetto a una lunga e inesorabile spoliazione protrattasi sino alla metà dell' Ottocento e cui risultati sono ampiamente visibili: delle parti in muratura e dei rivestimenti non resta infatti alcuna traccia.

A seguito della diffusione del cristianesimo nei territori dell'Impero romano, le lotte gladiatorie divennero sempre più impopolari tant'è che nel 438 d.C. l'imperatore Valentiniano III le proibì per legge.

L'anfiteatro cadde così in disuso e a partire dal periodo altomedioevale fino al medioevo venne utilizzato come cava dai vari conquistatori (bizantini, pisani, aragonesi etc...) che necessitavano di materiali a buon mercato per la costruzione di nuove fortificazioni.

 

Anfiteatro oggi

La zona venne acquisita dal comune di Cagliari nel diciannovesimo secolo che affidò gli scavi archeologici al canonico Giovanni Spano. Oggi l'anfiteatro è ricoperto da una struttura in ferro e legno che permette di ospitare spettacoli e concerti durante la stagione estiva.

Gli ambientalisti e la sovritendenza archeologica hanno spesso criticato questa struttura (ufficialmente amovibile ma di fatto presente ormai da dieci anni) che ha causato già durante la sua edificazione numerosi danni al monumento e che sta causando, per via della poca circolazione d'aria sotto le tribune, la formazione di muffe le quali stanno lentamente corrodendo la pietra.

 

 

 

 

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